Era passato molto tempo dall'ultima visita del Conte Babj al Palazzo Vecchio, eppure ne ricordava i particolari come se si fosse trattato del giorno prima.
Velocemente, i ricordi riaffiorarono, e sul suo volto apparve un'espressione di allegria mista a tristezza per il ritorno a quei momenti della sua giovinezza.
Riprendendo contatto con la realtà, cosciente di essere in ritardo, si avvicinò ad una guardia e si annunciò:
- Potete per cortesia avvisare che il Doge della Repubblica Genovese, il Conte Abelardo Babj d'Altavilla è finalmente arrivato? So che Sua Signoria Eccellentissima mi sta attendendo.
Rimase in attesa scrutando il cielo, dove l'azzurro appariva a tratti e veniva rapidamente coperto da nubi veloci, e pensò che quell'anno la primavera era davvero bizzarra.