Un paggio dal passo svogliato arrivò dal Gran Ciambellano e disse sgarbatamente: Sei tu il nuovo ciambellano? C'è uno di là che ti cerca. Seppure Alba non fosse avvezzo a rispettare i regolamenti alla lettera urlò così forte dietro al pover'omo che dallo svogliato il passo divenne da cavallo di razza. Dì pure al messere che venga avanti, tra l'altro mi pare di ricordare il suo nome, in un lontano passato a Montepulciano. Già che hai preso a correre, vai a cercare anche i registri, sai che sono appena arrivato e l'Ordine Teutonico mi sfugge dalla memoria se ci sia già qualche trattato fra noi.

Venite, venite. Siete il benvenuto.

Ma noi non ci siamo già incontrati? Vabbeh, non conta.

Raccontate pure, devo ammettere di conoscere poco l'Ordine che rappresentate, e me ne scuso, Ma la diplomazia non è stata il mio campo fino a due giorni fa.

Vista l'ora sarò diretto.
Chi siete esattamente, e cosa vorreste?

Prima di iniziare però, gradite qualche cosa? Vino di Montepulciano?

Elric, ancora convalescente, era arrivato a Palazzo Vecchio.
Si rivolse alla Guardia di Turno:
"soldato, sono il nuovo ambasciatore dell'Ordine Teutonico Italiano."
Vedendo lo sguardo incredulo del giovane che dinanzi a sè aveva un acciaccato uomo a metà tra un monaco e un mendicante, si rivolse ancora a lui sorridendo: "C'è spesso nei posti che meno ce l'aspettiamo, armonia. Vengo a sostituire il precedente ambasciatore. Dio ti benedica, a chi posso rivolgermi?"