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 N.15/XXI LEG/ 1458- nuovo regolamento della marina militare

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Elissea

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MessaggioTitolo: N.15/XXI LEG/ 1458- nuovo regolamento della marina militare   N.15/XXI LEG/ 1458- nuovo regolamento della marina militare Empty11.12.10 9:35

Comunicazione N. 15/XXI Leg./1458


Citazione :


Palazzo vecchio
11 dicembre 1458


Si comunica che a seguito di regolare votazione del Consiglio della Repubblica, con undici voti favorevoli, entra il vigore il nuovo regolamento della marina militare, modificato come di sotto riportato.

Citazione :

REGOLAMENTO DELLA MARINA MILITARE

TITOLO I - LA MARINA MILITARE
La Marina Militare, insieme all'Esercito, costituiscono le Forze Armate della Repubblica Fiorentina al comando del Signore di Firenze.
Tutti i componenti della Marina Militare giurano fedeltà alla Repubblica di fronte al Signore di Firenze e sono soggetti al codice disciplinare militare.

STRUTTURA DELLA MARINA MILITARE

ß 1. L’Ammiragliato
L’Ammiragliato costituisce lo Stato Maggiore della Marina Militare.
Membri dell’Ammiragliato sono il Signore della Repubblica, il Capitano, L' Ammiraglio, i Capitani di Vascello e altri organi militari invitati dal Capitano in carica.
L’Ammiragliato è una struttura autonoma dallo Stato Maggiore dell’esercito fiorentino.
Il Coordinamento tra le Forze armate, per garantire la sicurezza della Repubblica, avverrà presso lo "Stato Maggiore della Difesa".

Le funzioni della marina militare sono:
- garantire la sicurezza delle coste repubblicane;
- azioni offensive via mare;
- contrasto alla pirateria e scorta delle navi mercantili repubblicane;
- trasporto dei militari di terra e di mare nelle operazioni belliche.

1.1. Il Signore della Repubblica
Il Signore della Repubblica è il Comandante Supremo delle Forze Armate, presiede l’Ammiragliato, decide la politica diplomatica e militare da adottare.
Ha facoltà di revocare, degradare o promuovere qualsiasi membro della Marina Militare.
Può revocare anche la carica di Ammiraglio per gravi violazioni.
Ha facoltà di delegare potere decisionale al Capitano.
Dichiara inoltre lo stato di guerra decretato dal Consiglio Repubblicano.
Nell'ambito dello Stato Maggiore della Difesa, Egli si consulta con l'Ammiragliato e con lo Stato Maggiore dell'Esercito, per le azioni da intraprendere in ambito militare di terra e di mare.

1.2. - Capitano
Il Capitano è il tramite tra il Signore della Repubblica ed i vari esponenti dell'Ammiragliato. Egli, su richiesta dell'Ammiraglio può revocare la carica al capitano di vascello


1.3. – L' Ammiraglio nella Marina Militare
Comanda e coordina le navi da guerra sotto le direttive impartite dal Capitano e decise dal Consiglio della Repubblica.
Ha compiti operativi e decisionali solo riguardo le strategie ed ai movimenti delle navi della Marina Militare per i quali dovrà informare preventivamente il Capitano.
Ha il dovere di mantenere in piena efficienza la flotta da guerra repubblicana organizzando per tempo la manutenzione e la riparazione delle navi.
Ha il potere di richiedere la revoca dalla carica di Capitano di Vascello, di tenente del vascello e di nocchiere al Capitano
Si occupa dell'organizzazione e coordinamento dell'Accademia Navale Fiorentina in collaborazione con il Ministro della Marina.
Viene interpellato come organo consultivo sulle proposte di riforma della Marina Militare.
Nomina e revoca sono stabili dal Regolamento del Ministero della Marina.

1.4 – Il Capitano di Vascello
Compito dei Capitani di Vascello è quello di guidare le navi da guerra secondo le direttive dell 'Ammiraglio ed a lui riferiscono e rispondono direttamente.
Ad ogni Nave da Guerra viene assegnato un Capitano di Vascello, che individuerà il proprio equipaggio.
Ha il dovere di aggiornare il proprio diario di bordo e di redigere i resoconti sui propri sottoposti con i quali manterrà un contatto costante anche nel periodo in cui non sono in missione.
I Capitani di Vascello vengono scelti tramite bando pubblico da una commissione composta dal Signore di Firenze, dal Capitano e dall'Ammiraglio.
Requisiti richiesti:
- essere residenti nella Repubblica di Firenze;
- aver conseguito possibilmente il brevetto di abilitazione all’Accademia Navale di Livorno;
- possedere innegabili doti morali e di fedeltà alla Repubblica di Firenze e non avere riportato condanne per Tradimento e Alto Tradimento;
- aver acquisito completamente Competenze marittime di base.
Il Capitano di Vascello può essere rimosso dal suo incarico dal Signore di Firenze, dietro indicazione congiunta del Capitano e dell'Ammiraglio. Può fare richiesta di congedo almeno sette (7) giorni prima dell'inizio dello stesso.
Questo ruolo è incompatibile con quello dei Generali in missione,Marescialli e i Luogotenenti dell'Esercito della Repubblica a meno di speciali deroghe concesse dal Signore di Firenze in accordo con il Capitano e il Primo Maresciallo.

1.5 - Il Tenente di Vascello e i Nocchieri.
Il Tenente di Vascello e i Nocchieri sono i membri dell'equipaggio di una Nave da Guerra.
Il Tenente di Vascello viene scelto tra i Nocchieri dal Capitano di Vascello. Avrà il compito di coadiuvarlo nella gestione del proprio equipaggio ed è la prima figura di riferimento che darà il cambio nella guida della Nave al Capitano di Vascello. Un criterio fondamentale per la nomina a Tenente di Vascello è aver acquisito completamente Competenze marittime di base.
I Nocchieri vengono individuati tramite bando pubblico dall' Ammiraglio. Tra questi ogni Capitano di Vascello in vitù di un rapporto fiduciario individuerà quelli che entreranno a far parte della proprio equipaggio.
Hanno l'obbligo di eseguire le indicazioni e gli ordini del Capitano di Vascello.
Questo ruolo è incompatibile con quello dei Generali in missione,Marescialli e i Luogotenenti dell'Esercito della Repubblica a meno di speciali deroghe concesse dal Signore di Firenze in accordo con il Capitano e il Primo Maresciallo.

1.5 – Flotta della Marina Militare Fiorentina
La Flotta della Marina Militare Fiorentina è costituita dalle navi da guerra della Repubblica fiorentina o da altre imbarcazioni riviste per uso militare.
Ad ogni nave da guerra verrà assegnato un Capitano di Vascello e il rispettivo equipaggi. La formazione cosi composta prenderà il nome della nave da guerra a cui è assegnata.

1.6 – Del comando interforze
Il coordinamento delle due Forze Armate viene garantito attraverso un comando interforze denominato "Stato Maggiore della Difesa" e composto dal Signore della Repubblica, dal Capitano dall'Ammiraglio, dal Primo Maresciallo e possono essere invitati a presenziare anche Generali e Capitani di Vascello con funzioni consultive, direttamente coinvolti nelle operazioni militari.

ß 2. Dell’organizzazione della flotta

2.1. – Registri navali
L' Ammiraglio ha il compito di tenere un apposito registro che sarà curato dallo stesso e dai Capitani di Vascello, e conterrà i dati relativi a:

- Città di residenza del Capitano di Vascello e del suo equipaggio ;
- Data di arruolamento;
- Data e durata ultima missione;
- Elenco delle materie navali acquisite;
- Diario di bordo della nave (esclusivamente per i Capitani di Vascello);
- Resoconto periodo del proprio equipaggio (esclusivamente per i Capitani di Vascello).

2.2. – Dell’assegnazione delle navi
L' Ammiraglio una volta ottenuta la disponibilità di una nave deve individuare il Capitano di Vascello più adatto.
Criteri preferenziali per la scelta dellequipaggio sono:
- Maggiori possibilità di movimento offerte dal capitano;
- Possibilità di raggiungere la sede della flotta indipendentemente dalla residenza;
- Disponibilità dei tempi richiesti dalla missione


2.3 - Responsabile della missione
Il responsabile della missione è il Capitano di Vascello che è tenuto a fare rapporto giornalmente all'Ammiraglio, comunicando tutti i dati rilevanti (esempio posizione nave, avvistamenti, stato della nave eventuali scontri).

2.4 - Morte e ferimento in missione

Nel caso in cui, nel corso della missione, il Capitano e il suo equipaggio sono uccisi o feriti in scontri bellici non da loro provocati o dietro combattimenti ordinati dall'Ammiraglio , essi saranno considerati caduti in combattimento e otteranno i rimborsi e gli incentivi individuati dall'Ammiraglio dietro approvazione del Consiglio di Firenze.
Nel caso in cui gli scontri siano avvenuti senza autorizzazione dell’Ammiragliato, per iniziativa personale del Capitano di Vascello, nessun rimborso sarà esigibile e il Capitano di Vascello sarà ritenuto responsabile delle sorti dell'imbarcazione e del suo equipaggio.

ß 3. Dell’organizzazione delle missioni navali

L’ammontare dello stipendio per giorno di mobilitazione dei Capitani è calcolato in ragione delle materie da essi possedute:

- Competenze marittime di base dà diritto allo stipendio di 24 ducati;
- Due materie marittime danno diritto allo stipendio di 25 ducati;
- Tre e oltre materie marittime danno diritto allo stipendio di 26 ducati;

Sono prioritarie le seguente materie: Competenze marittime di base, Astronomia, Ingegneria navale di base, Combattimento navale di base.

Al Tenente di Vascello è riconosciuto uno stipendio di mobilitazione di 22 ducati al giorno.
Ai nocchieri è riconosciuto uno stipendio di mobilitazione di 20 ducati al giorno.

Sarà compito del Capitano di Vascello in comune accordo con il Sergente, individurare le soluzioni per il pagamento e la predisposizione dei viveri per il viaggio.
Il valore assegnato alle merci in funzione del pagamento è equivalente a quello dei membri dell'Esercito Fiorentino.

ß 4. Delle missioni civili
La marina militare può offrire i suoi servigi al compimento di missioni mercantili e di trasporto di civili su richiesta del Consiglio della Repubblica.
Sarà sempre compito dell' Ammiraglio dare il proprio benestare sulla modalità in cui si svolgerà la missione.

Tale impiego ha la finalità di addestrare gli equipaggi ed evitare che le navi militari rimangano inutilmente alla fonda nei tempi di pace.
Agli equipaggi impiegati, sarà riconosciuto lo stipendio normalmente riconosciuto per le missioni.


TITOLO II – DEI DIRITTI E DEI DOVERI DEI MARINAI

5.1 - Giuramento
Tutti i membri della marina militare debbono prestare giuramento in quanto membri delle Forze Armate fiorentine. La formula del giuramento è la seguente:

Io, __________________________, giuro solennemente di servire fedelmente, lealmente, e in buona fede il Signore della Repubblica di Firenze, sacrificando, se necessario, la mia vita per la sua difesa. Giuro di rispettare la gerarchia militare e di obbedire agli ordini dei miei superiori. Giuro che, salvo autorizzazione, non rivelerò nè comunicherò ad alcuno le informazioni che verranno a mia conoscenza, o che otterrò in ragione delle mie funzioni presso la Marina Militare della Repubblica.
Sono cosciente che col presente giuramento mi sottopongo al rispetto del Codice qui presente, e che in caso di trasgressione sarò sottoposto al giudizio della Corte Marziale.

5.2 –Dei diritti e dei doveri dei marinai
I marinai, in forza del loro giuramento, godono degli stessi diritti e doveri dei soldati della Repubblica, secondo quanto previsto dalla Carta dell’Esercito Fiorentino.

5.3 Della disciplina
I militari della Marina sono sottoposti alla stessa disciplina dei soldati dell'Esercito.
Per le violazioni disciplinari vengono defertiti alla medesima Corte Marziale costituita per l'Esercito nella quale, procedendo verso un Militare di Marina, vengono sostituiti il Maresciallo ed il Generale con il l' Ammiraglio ed un Capitano di Vascello, eletto tra tutti i Militari di Marina in assemblea plenaria.

La Commissione disciplinare, presieduta dal Capitano della Repubblica, è l'organo di giustizia interno alle Forze Armate. Essa punisce i militari che commettano mancanze disciplinari e assegna premi ai soldati meritevoli, secondo quanto indicato nel Titolo VI della Carta dell'Esercito.
Per la Marina, è' composta dal Capitano, dal Sergente, dal Giudice della Repubblica, dal Primo Maresciallo, dall' Ammiraglio e da un Capitano di Vascello.
E' presieduta dal Capitano della Repubblica il quale assegna l'incarico di Ufficiale Inquisitore ad un Militare di Marina, all'atto del suo insediamento in Consiglio e concede o nega l'autorizzazione a procedere su ogni richiesta di provvedimento disciplinare e coordina i lavori della Commissione.
La Commissione è Organo giudicante collegiale, emette le sentenze all'unanimità e decide la punizione da comminare. Il parere del Presidente non è preminente rispetto agli altri espressi dai membri della Commissione.
Il Signore della Repubblica ha facoltà di graziare il militare ritenuto colpevole dalla Commissione, fornendo giustificazione dell'atto.

5.4 –Delle onorificenze e dei premi
La Commissione d’Onore dell’Esercito, che espleta tale funzione anche per la Marina Militare, può prevedere l’assegnazione di medaglie ai Capitani di Vascello ed ai marinai che si siano distinti nelle azioni militari.
Ogni Capitano di Vascello può proporre all' Ammiraglio un marinaio per l’assegnazione di una onoreficenza, fermi restando i requisiti richiesti per la stessa.
Le medaglie sono:
- Medaglie al Valore (Bronzo, Argento, Oro). Attribuibili al militare di marina distintosi per particolare valore nell'assolvimento di una specifica missione di combattimento. La Medaglia d'Oro viene assegnata in caso di morte o ferimento grave;
- Medaglie al Merito (Bronzo, Argento, Oro). Attribuibili al militare di marina distintosi per notevole intelligenza, pronta ubbidienza nonchè particolare spirito di collaborazione e di sacrificio nell'assolvimento dei propri doveri, o comunque per meriti particolari non connessi con azioni di combattimento;
- Medaglia di lungo servizio. Attribuibile al militare di marina che per oltre un anno sia iscritto nei registri della Marina Militare con continua presenza, fattivo spirito di collaborazione, impegno indefesso e irreprensibile condotta. Prevede un premio di 100 ducati;
- Medaglie di campagna e di missione. Vengono create, in seguito alla decisione della Commission d'Onore, per ogni campagna militare a cui abbia partecipato la Marina Militare fiorentina di concerto con l’esercito. Possono venir create anche per una particolare missione, in particolar modo quelle di scorta ai convogli e di contrasto alla pirateria. Sono assegnate a tutti i militari che vi abbiano preso parte.

5.5 –Del servizio in esercito
Solo in casi di estrema necessità il Consiglio Repubblicano con la votazione di 2/3 dei suoi membri potrà chiedere che i Capitani di Vascello e i Nocchieri che hanno prestato giuramento, siano richiamati temporaneamente per servire nell’esercito di terra.
In tal caso ai militari di marina sarà corrisposto lo stipendio giornaliero corrispondente all'inquadramento nell'Esercito di terra e i relativi benefici in caso di uccisione o ferimento.
Cessata la situazione di necessità i militari di marina rientrano nel servizio attivo della Marina.


Per il Consiglio,

Bianca Elissea Della Gherardesca Merisi
Portavoce della Repubblica


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